Videogame e religione, in arrivo un boom di giochi cristiani?
(Los Angeles, 17/05/05, Reuters) Potranno mai incontrarsi il mondo spirituale e quello del gioco, oltrepassando i rispettivi confini? Con gli occhi puntati su quel segmento di pubblico che ha fatto del cosiddetto "pop cristiano" una delle forze motrici dell'industria discografica, alcuni programmatori sono convinti che videogiochi di ispirazione cristiana rappresenteranno una fetta crescente di un mercato dei videogame che vale 10 miliardi di dollari l'anno.
Finora, giochi come "Spiritual Warfare" (Guerre Spirituali) e "Exodus: Journey to the Promised Land" (Esodo: Viaggio nella Terra Promessa) hanno attirato una fedele schiera di seguaci con un mix di temi biblici e azione moderata.
Gli utenti possono viaggiare nei territori descritti nella Bibbia, risolvere enigmi basati sulle scritture e, in alcuni giochi, combattere contro avversari demoniaci. Alcuni programmatori di giochi "cristiani" ritengono che questo tipo di prodotti sia pronto per un boom, mentre si avvicina l'uscita degli ultimi modelli di console PlayStation di Sony Corp. e Xbox di Microsoft Corp..
"C'è un forte desiderio di giochi di ispirazione cristiana", ha detto Bill Bean - cofondatore di Digital Praise - alla vigilia del Game Expo di Los Angeles. La Digital Praise vende già un gioco per bambini dagli otto anni in su che contiene insegnamenti su verità e onestà, e prepara per quest'anno il lancio di quattro titoli per una fascia di età più alta e con temi più apertamente cristiani. L'australiana Micro Forte, per parte sua, sta lavorando a un gioco a tema cristiano, ma che prevede molta più azione - simile all'attuale "Citizen Zero".
In un settore spesso accusato di promuovere la violenza, le aziende cercano di modificare la loro immagine con giochi che incoraggino i valori cristiani. Con questa idea in mente molti di loro si ritroveranno a Los Angeles questa settimana, e ancor di più raggiungeranno Portland, Oregon, in luglio per l'annuale Conferenza dei Programmatori di Giochi Cristiani.