PICCOLI NAVIGATORI CRESCONO: TUTTI I SITI PER I PIÙ PICCINI

Se a 2 mesi certi bambini nuotano già come delfini, alla stessa età ce ne sono tanti che navigano in Internet meglio dei loro genitori. Negli Stati Uniti il 23% dei bambini degli asili naviga sul web, il 32% se si considerano anche gli allievi delle scuole elementari. A monitorare la situazione è stato il Dipartimento dell’Educazione americano che ha specificato che attualmente i bambini dai 2 ai 5 anni sono diventati il più grande nuovo gruppo di utilizzatori di Internet negli Stati Uniti. E’ stato osservato che i bambini non fanno differenza tra il mondo reale e quello di Internet. Essendo nati nell’era della Rete l’hanno sempre percepita come parte del mondo che li circonda. In questa fascia di età l’utilizzo di Internet avviene sempre sotto l’attento controllo degli adulti. Una delle attività favorite dai piccoli internauti pare essere scrivere email ai nonni, perché, non amando aspettare, adorano leggere anche la sola ricevuta di ritorno dei client di posta, "ho ricevuto la tua mail", che di solito riescono a visualizzare in una mezz'ora.

Secondo quanto ha dichiarato il Governo, questi dati sono il frutto delle loro politiche di informatizzazione legate alle scuole. Molti istituti americani sono infatti connessi a internet con circa un computer ogni cinque studenti. Negli States sta nascendo dunque una nuova generazione di educatori che devono essere in grado di adoperare le tecnologie in maniera creativa e appropriata per bambini in età prescolare. I nuovi maestri infatti si sono resi conto che l’accesso alla Rete ha bisogno di un esame critico. Prima ancora di bloccare i contenuti inadatti le scuole devono essere certe che le lezioni che scelgono siano basate su ricerche adeguate e collegate allo stadio di sviluppo dei piccoli. "Il pericolo potenziale di mettere bambini di 3 o 4 anni di fronte a lezioni realizzate attraverso il computer – ha dichiarato Mark Ginsberg, direttore esecutivo della National Association for the Education of Young Children – è che necessitino di abilità grafiche o di capacità di riconoscimento delle parole per cui non sono ancora pronti".
Molti manuali sono stati realizzati proprio tenendo conto di queste esigenze, come quello scritto da Francie Alexander, The Internet A Kids Handbook edito da Scholastic. Questa mastodontica casa editrice rivolta ai bambini ha sul suo sito internet, scholastic.com, una sezione interamente dedicata all’intrattenimento e all’apprendimento online.

Ma se in Italia il binomio scuola-informatica non è ancora così all’avanguardia, per i siti internet dedicati ai bambini la situazione appare molto diversa. Su pianetino.it ad esempio l’offerta, tutta sviluppata in flash, è vastissima, si possono trovare tra le altre cose un corso interattivo per comprendere meglio le nozioni base del computer, giochi molto semplici e allegri per imparare l’inglese oppure draghi da colorare che insegnano l’alfabeto. Sul sito lagirandola.it si possono trovare diversi contenuti, tra i quali le favole raccolte da Greta Blu, come La principessa Alice, inventata da bambini di 4 e 5 anni della Scuola d’Infanzia di Collegno in provincia di Torino.

Un passo avanti nella comprensione del legame tra scuola, nuove tecnologie e bambini arriva da Roma, dove quest’anno per la terza volta si è svolto il progetto ‘Città Educativa’ realizzato grazie all’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune. Tra le altre cose ‘le settimane educative’ si sono occupate dell’uso del software didattico nella scuola, fin dalle elementari, oppure si sono realizzati laboratori in cui i più piccoli hanno utilizzato contenuti multimediali per creare storie.

(Lucia Pappalardo, Repubblica.it, 27 giugno 2005)