Chatline, l’allarme del Telefono Azzurro
«Ragazzi attenti a entrare in quella chat, le persone che incontrate su Internet potrebbero non essere quelle che dicono di essere». Questo è il monito lanciato dal Telefono Azzurro, da oltre 18 anni impegnato nella difesa dei diritti di bambini e adolescenti, che ha promosso una campagna informativa per diffondere la conoscenza delle trappole della Rete, sia verso i ragazzi che verso genitori ed insegnanti. Secondo quanto rilevato dal 5° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’infanzia e dell’adolescenza di Telefono Azzurro Eurispes rispetto alla percezione dei pericoli della Rete, emerge che, secondo le Forze di Polizia specializzate, le chatline sono il settore a maggior rischio adescamento per i minori. Se da una parte i giovani utenti non coinvolgono i genitori sulle loro esperienze e conoscenze di Internet, dall’altra questi ultimi trascurano di controllare la navigazione dei figli. Dal sondaggio è emerso che i bambini che navigano abitualmente sono ancora una minoranza ma, dato rilevante, oltre il 50% dei bambini intervistati si collega ad Internet in assenza di adulti.
Un aspetto importante messo in luce da Telefono Azzurro riguarda le difficoltà di richiesta di aiuto da parte di un bambino o di un adolescente, in caso di incontro telematico con un adulto che tenta di sessualizzare la relazione online. Secondo il sondaggio condotto in diverse città ben il 70% del campione di 5000 bambini tra gli 8 e i 13 anni intervistato che naviga abitualmente in Internet, ha dichiarato di aver avuto un incontro in chat con un adulto su tematiche sessuali, senza informare i genitori dell'accaduto, per pudore, per vergogna, per mantenere un segreto o perché pensa che i genitori non siano in grado di capire. Più della metà dei genitori italiani, quindi, non controlla la navigazione dei figli.
Un problema destinato a crescere in modo esponenziale con il dilagare dei telefonini di terza generazione nelle mani di molti adolescenti – con i quali è possibile navigare e chattare indisturbati da dovunque. Un dato allarmante che ha sensibilizzato Telefono Azzurro al punto di creare la prima hotline istituzionale nata per segnalare la presenza di contenuti, immagini e dialoghi presenti in Internet, televisione, radio e stampa, considerati illeciti o illegali, o che possono arrecare disagio a bambini e adolescenti. Oltre al numero telefonico 114 c’è un sito dove è possibile effettuare anche in forma anonima segnalazioni di contenuti inadeguati o illegali dialoghi, testi, immagini presenti su qualsiasi mezzo di comunicazione che possano nuocere allo sviluppo psicofisico o mettere a disagio bambini e adolescenti. Ogni segnalazione relativa a siti pedopornografici o che presentano contenuti illegali o inadatti ai fanciulli è raccolta e valutata da un operatore specializzato 114 Emergenza Infanzia, il quale provvede ad inoltrarla alle autorità competenti.
(Michela De Julio, Repubblica.it, 23 maggio 2005)