UN PROGRAMMA PER TUTELARE I MINORI DAI PERICOLI DI INTERNET
Il Parlamento Europero ha adottato un programma, dotato di 55 milioni di euro, che mira a proteggere i minori che usano Internet e altre tecnologie di comunicazione, come i telefoni cellulari.
A tal fine sosterrà azioni di sensibilizzazione del pubblico, lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea, promozione di un ambiente in linea più sicuro e la creazione di una base di conoscenze. Particolare attenzione è attribuita alla pedopornografia e all'adescamento online.
Sulla base di un pacchetto di emendamenti di compromesso negoziati dalla relatrice Roberta ANGELILLI il Parlamento ha adottato un Programma pluriennale volto a proteggere i minori che usano internet e altre tecnologie di comunicazione, come i telefoni cellulari. Il programma, intitolato “Safer internet” (Internet più sicuro), copre un periodo di cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2009 e potrà contare su un importo di riferimento finanziario pari a 55 milioni di euro.
Pur riconoscendo i benefici apportati dalla penetrazione di Internet e dall'uso di tecnologie di comunicazione come i telefoni cellulari, la decisione sottolinea tuttavia i nuovi rischi e nuovi tipi di abusi per i minori. E' quindi opportuno adottare misure comunitarie «per proteggere l'integrità fisica, mentale e morale dei bambini, che potrebbe essere compromessa dall'accesso a contenuti inadeguati» e promuovere un utilizzo più sicuro di Internet. Occorre quindi portare avanti gli interventi sia nel campo dei contenuti potenzialmente dannosi per i bambini, nello specifico la pornografia, che nel campo dei contenuti illeciti, con particolare attenzione alla pedopornografia. Lo stesso vale per i bambini vittime di comportamenti dannosi e illeciti che causano danni fisici e psicologici e per quelli che sono indotti a imitare tali comportamenti pregiudizievoli per se stessi e per gli altri.
Occorre poi cercare possibili soluzioni per impedire agli adulti di proporre deliberatamente, attraverso le tecnologie di informazione e comunicazione, incontri a minori al fine di commettere abusi o reati sessuali, rivolgendo allo stesso tempo particolare attenzione ai sistemi di sostegno reciproco (peer support system). L'idea è anche di evitare che i minori «siano oggetto di minacce, molestie e umiliazioni su internet e/o attraverso le tecnologie digitali interattive», compresi i telefoni cellulari. Il programma dovrebbe inoltre essere volto a elaborare pacchetti educativi destinati agli insegnanti e ai genitori, e sostenere misure tese a «incoraggiare contenuti positivi per i minori».
A tal fine la decisione intende sostenere azioni volte alla sensibilizzazione del pubblico (48% delle spese), alla lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea (34% delle spese), alla promozione di un ambiente in linea più sicuro (10% delle spese) e alla creazione di una base di conoscenze (8% delle spese).
Sensibilizzare il pubblico
Le attività riguarderanno la sensibilizzazione del pubblico, in particolare dei minori, dei genitori, degli assistenti e degli educatori sulle opportunità e sui rischi connessi all’uso delle tecnologie in linea e sui mezzi che permettono di rimanere in linea in tutta sicurezza. Esse riguarderanno anche i servizi che utilizzano nuove piattaforme di distribuzione, come i servizi audiovisivi che utilizzano le reti della telefonia mobile. Le attività dovranno quindi promuovere la sensibilizzazione dei cittadini in maniera coordinata in tutta Europa. Saranno incoraggiate iniziative per consentire ai minori di fare un uso responsabile delle tecnologie in linea, in particolare mediante programmi di alfabetizzazione o educazione mediatica. Le attività incentiveranno anche metodi di diffusione di informazioni e di sensibilizzazione di un numero elevato di utenti, ad esempio attraverso la cooperazione con i mezzi di comunicazione di massa, la distribuzione in linea di contenuti creati dagli utenti e il sistema scolastico.
Si tratta poi di creare punti di contatto ai quali i genitori e i minori potranno rivolgersi per avere una risposta su come navigare in linea in sicurezza, comprese consulenze su come contrastare la manipolazione psicologica a scopo sessuale (grooming) e il bullismo in linea. Le azioni saranno destinate a migliorare i metodi e gli strumenti di sensibilizzazione in modo da renderli più efficaci ed efficienti sotto il profilo economico, a garantire lo scambio di buone pratiche e la cooperazione transfrontaliera in Europa e a livello internazionale.
Lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea
Si tratta di ridurre la quantità di contenuti illeciti che circolano in linea e di affrontare adeguatamente il problema del comportamento dannoso in linea, in particolare concentrandosi sulla distribuzione in linea di materiale pedopornografico, sulla manipolazione psicologica a scopo sessuale e sul bullismo a danno dei minori.
In tale contesto, si intende sostenere la creazione di punti di contatto e linee di assistenza telefonica diretta cui il pubblico può segnalare i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea, e promuovere l'esistenza di tali servizi. Allo stesso tempo occorre garantire uno stretto collegamento con le altre azioni realizzate a livello nazionale, in particolare con le unità di polizia specializzate nella lotta alla cybercriminalità, e una cooperazione a livello europeo per affrontare tematiche transfrontaliere e lo scambio di buone pratiche. Questi punti di contatto dovranno inoltre fornire al pubblico le informazioni necessarie sulle modalità per segnalare i contenuti illeciti e per valutare il contenuto di servizi di informazione in linea che potrebbero danneggiare l'integrità fisica, mentale o morale dei minori.
Le azioni dovranno tendere a contrastare i comportamenti dannosi in linea, in particolare la manipolazione psicologica (ossia il processo con il quale un adulto adesca in linea un bambino con l’intento di abusarne sessualmente a scopo sessuale) e il bullismo. Dovranno quindi affrontare i problemi di ordine tecnico, psicologico e sociologico correlati a queste problematiche e promuovere la collaborazione e il coordinamento tra i soggetti interessati.
Le attività dovranno incoraggiare la progettazione, lo sviluppo o l’adattamento e/o la promozione di strumenti tecnologici efficaci, in particolare quelli messi a disposizione gratuitamente, agevolmente utilizzabili da tutti gli interessati e atti a contrastare adeguatamente i contenuti illeciti, e la lotta contro i comportamenti dannosi in linea. Dovranno inoltre incoraggiare la promozione, da parte degli operatori dei servizi, di un utilizzo sicuro e responsabile dei collegamenti per proteggere i minori. Fra l'altro, potrebbero contemplare l'adozione di un marchio di qualità per i fornitori, in modo che qualsiasi utente possa facilmente accertare se un determinato fornitore segue o meno un codice di condotta. Oppure l'utilizzo da parte degli utenti finali di filtri che impediscano che l'informazione lesiva dell'integrità fisica, mentale o morale dei bambini affluisca attraverso le tecnologie in linea. Così come il sostegno e la promozione di misure per incoraggiare i contenuti positivi per i minori e l'impegno a studiare l'efficacia degli strumenti messi a punto in cooperazione con l'industria di internet per consentire agli organi di polizia di rintracciare i responsabili di reati cibernetici.
Le azioni potranno anche promuovere la collaborazione e lo scambio di informazioni, di esperienze e di buone pratiche tra soggetti interessati a livello nazionale ed europeo. In particolare, tali attività dovranno incoraggiare la condivisione di possibili soluzioni tra governi, organi di polizia, linee di assistenza telefonica diretta, istituti bancari, finanziari e di emissione di carte di credito, centri di consulenza contro gli abusi sui minori, organizzazioni di tutela dei minori e l'industria di Internet. Azioni analoghe potranno essere condotte a livello internazionale.
Promuovere un ambiente in linea più sicuro
Le principali azioni generali previste vertono sul rafforzamento della collaborazione, dello scambio di informazioni, di esperienze e di buone pratiche tra soggetti interessati. Si tratta anche di incoraggiare i soggetti interessati a sviluppare e attuare sistemi di autoregolamentazione e coregolamentazione adeguati, per tener conto della sicurezza dei minori nella concezione di nuove tecnologie e nuovi servizi, nonché di stimolare il coinvolgimento dei minori e dei giovani nella creazione di un ambiente in linea più sicuro. In tale contesto potrà essere incoraggiata la messa a punto di un marchio "sicuro per i bambini" da inserire nelle pagine web, come anche la possibilità di creare un sistema di simboli comuni descrittivi o di messaggi d'allarme che consentirebbero agli utenti di essere più consapevoli dei contenuti in linea. Le azioni potranno inoltre avere l'obiettivo di acquisire maggiori informazioni, in particolare per i genitori e gli educatori, sull’efficienza ed efficacia degli strumenti di lotta contro i contenuti potenzialmente dannosi in linea (quali i sistemi di filtraggio) e di dotare regolarmente tutti gli utenti di informazioni e strumenti per aiutarli in modo efficace, didattico e semplice a far fronte a tali contenuti diffusi su diverse piattaforme.
Le attività dovranno inoltre mirare a rafforzare la collaborazione con i paesi terzi, armonizzare le modalità di lotta alla diffusione di contenuti illeciti e comportamenti dannosi in linea a livello internazionale e di incoraggiare lo sviluppo dei collegamenti tra le varie banche dati degli Stati membri concernenti gli abusi sui minori nonché lo sviluppo di un approccio comune e un comune metodo di lavoro. Saranno prese iniziative per costituire una base di dati europea comune che raccolga le informazioni sugli abusi commessi sui minori e per garantirne il collegamento con Europol. Infine, le attività potranno integrare le azioni esistenti migliorando la cooperazione con i registri dei nomi di dominio negli Stati membri e incoraggiando relazioni positive con i registri all'esterno dell'UE, per consentire la tempestiva individuazione di contenuti potenzialmente illeciti e ridurre al minimo la longevità dei siti internet conosciuti che offrono contenuti che si riferiscono ad abusi sessuali sui minori.
Creare una base di conoscenze
Le attività si incentreranno sulla creazione di una base di conoscenze che permetta di affrontare adeguatamente gli usi esistenti ed emergenti nell’ambiente in linea e i relativi rischi e conseguenze, allo scopo di definire azioni adeguate destinate a garantire la sicurezza dell’ambiente in linea per tutti gli utenti. I contenuti di tale base di conoscenze dovranno essere condivisi con i soggetti interessati e divulgati in tutti gli Stati membri. Le principali azioni generali dovranno incoraggiare un approccio di indagine coordinato nei settori pertinenti, nonché fornire informazioni aggiornate sull’uso delle tecnologie in linea da parte dei minori per conoscere meglio e valutare l'efficacia delle strategie attuate dai bambini per gestire questi rischi in linea. Ma anche promuovere gli studi sulla vittimizzazione dei minori in linea, attraverso pratiche come il bullismo, la manipolazione psicologica per scopi sessuali, il materiale pedopornografico in linea e nuove forme di comportamento che rischiano di nuocere ai minori.
Le azioni dovranno promuovere lo studio di modi efficaci per rendere più sicuro l’uso delle tecnologie in linea, quali metodi e strumenti di sensibilizzazione, regimi di coregolamentazione e autoregolamentazione rivelatisi positivi ed efficacia di diverse soluzioni tecniche e non tecniche. Dovranno permettere anche di capire meglio gli effetti psicologici, comportamentali e sociologici delle tecnologie online sui bambini e i ragazzi che le usano, che vanno dagli effetti di esposizione a contenuti e comportamenti dannosi a pratiche come la manipolazione psicologica e il bullismo in linea, presenti su diverse piattaforme, dai computer e i telefonini alle console di gioco ed altre tecnologie emergenti.
Roberta ANGELILLI (UEN, IT)
Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un programma comunitario
pluriennale per la protezione dei minori che usano internet e le altre tecnologie di comunicazione, 22-10-2008