Napoli: Il progetto del Ministero per tutelare gli studenti dal business delle ripetizioni offerte anche in rete senza controlli
Dal piccolo annuncio sulla porta del panettiere ai manifesti a lettere cubitali per strada e nelle stazioni della metro. Il business delle lezioni private esce allo scoperto e va a gonfie vele, col suo ricco tariffario, nelle settimane in cui le scuole tirano le somme dei quadrimestri (mentre in molti istituti le pagelle sono già arrivate a dicembre, col trimestre).
È il momento delle ripetizioni. Diffusissime tra gli alunni delle scuole superiori. Greco, matematica, latino e italiano le materie più richieste, nonché le meglio pagate. Si arriva anche a 40 euro a lezione (un´ora o novanta minuti) se il professore ha esperienza. E per risparmiare (pagando 15 o 20 euro all´ora) non c´è che da rivolgersi a un diplomato o a un giovane appena laureato, ma senza abilitazioni ed esperienza con gli studenti.
Un panorama, quello delle ripetizioni, che cambia di pari passo con la scuola e la società. La richiesta è calata, ad esempio, con l´eliminazione degli esami a settembre, e un altro colpo è stato inferto dall´istituzione di corsi di recupero nelle scuole, per riacciuffare i crediti degli studenti. Recuperi che accontentano la classe media (quella che in passato più ricorreva alle ripetizioni) ma che non bastano ai figli dell´alta borghesia o a quelli le cui famiglie attribuiscono maggiore importanza alla formazione culturale. Tant´è, la "campagna acquisti" dei professori privati si rivolge sempre più spesso a studenti che non hanno problemi a scuola, ma che ritengono carente la preparazione fornita in classe (specie in vista dell´esame di Stato) e chiedono di approfondirla, ma con un docente che abbia qualità ed esperienza.
Cresce il mercato delle lezioni private con l´accorciarsi del tempo scuola: cala il tempo pieno, diminuiscono i prolungamenti e restano inascoltate le esigenze dei genitori che lavorano fino a sera, oggi a caccia di veri e propri tutor cui affidare i figli (soprattutto adolescenti) ogni giorno, per tutte le materie. Una formula - vi ricorrono soprattutto gli studenti delle scuole medie inferiori, ma talvolta anche quelli delle elementari - grazie alla quale si possono spuntare sconti consistenti: 250-300 euro al mese, in città. Molto meno in provincia. Ad Arzano - racconta un insegnante - per 120 euro al mese si comprano pacchetti di lezioni per ogni pomeriggio, ma in gruppi di 8-10 studenti. A Brusciano il business è diventato un´industria per una signora che ha messo su, sulla falsariga delle agenzie più note, una piccola "scuola" di ripetizioni: ospita in casa 15-20 neolaureati che, distribuiti nelle varie stanze, impartiscono lezioni private a nutriti gruppi di ragazzi. Un subappalto, insomma, che non prevede contatti tra le famiglie e gli insegnanti e consente ripetizioni anche per 10 euro all´ora.
Il mercato delle lezioni private non si sente più clandestino. Una volta le notizie circolavano attraverso il passaparola o con gli annunci su foglietti disseminati nel quartiere. Oggi impazza non solo con le scuole che riempiono la città di manifesti, ma anche con offerte sui giornali e soprattutto annunci su Internet. Il professore privato si è evoluto e coglie le opportunità offerte dalla rete. Basta cliccare per essere sommersi da chi si propone. Netta prevalenza di laureandi. Gli unici ad accettare guadagni meno consistenti. I soli a insistere, tra l´altro, perché le lezioni si svolgano cronometro alla mano. Un´ora e basta. Mentre il docente più "serio" e preoccupato della crescita culturale del suo ragazzo non bada al minuto e, se la spiegazione richiede mezz´ora in più, non lesina impegno.
Un mercato talmente prospero, quello delle lezioni private, che persino il ministero sta studiando una formula per le ripetizioni online, tra polemiche e strali di chi teme che gli venga tolta la polpetta dal piatto. Un´ammissione, certo, dell´inefficacia dei corsi di recupero organizzati un po´ in tutte le scuole. Corsi che non piacciono neppure ai docenti: 20 euro all´ora, lordi, è la paga media (per un totale di 8 o nel migliore dei casi 15 ore). Troppo poco rispetto al "fuoribusta" delle lezioni private, impartite con comodo, a casa, e senza incappare in quegli stessi studenti coi quali s´è fallita l´impresa qualche ora prima, in classe.
(Bianca De Fazio, Repubblica Online, 24 gennaio 2005)