E' ufficiale: il Ministero dell’Istruzione vieta i test psicologici nelle scuole
Con la circolare n. 4226/P4, il Ministero dell'Istruzione impone ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali, inclusi i Sovrintendenti Scolastici per la Provincia di Bolzano e di Trento, il divieto di somministrare i test o questionari relativi allo stato psichico ed emozionale degli alunni all'interno delle scuole. A questo proposito la circolare afferma specificatamente: “… La diagnosi di ADHD è pertanto tutt’altro che semplice, anche in virtù del conseguente possibile ricorso a terapia farmacologia, e comunque non può essere effettuata attraverso le somministrazioni all’interno delle scuole di test o di questionari relativi allo stato psichico ed emozionale degli alunni.”
Inoltre, in relazione ai corsi e conferenze su questi temi, la circolare precisa: “Pervengono segnalazioni, anche attraverso atti parlamentari, relative alla organizzazione di corsi rivolti a genitori e insegnanti finalizzati a propagandare l’uso di prodotti psicoattivi nei casi di bambini affetti da disturbi del comportamento e dell’apprendimento (sindrome ADHD). … Alla luce di quanto sopra espresso, si pregano le S.S.L.L. di voler dare istruzioni alle istituzioni scolastiche di competenza affinché eventuali analoghi episodi siano immediatamente portati all’attenzione degli U.S.R. di competenza e successivamente segnalati alla scrivente Direzione Generale.”
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani desidera ringraziare e manifestare la propria soddisfazione per questa presa di posizione del Ministero che ha deciso di tutelare i nostri bambini, consapevole della pericolosità insita in questi test e, indirettamente, anche dall'uso e abuso di psicofarmaci.
Ben consapevoli dell'esistenza di forti pressioni per continuare quest'attività di screening all'interno delle scuole, il CCDU, insieme a tutti coloro che si sono uniti in questa battaglia, continuerà a vigilare e denuncerà ogni situazione anomala che contrasti con le direttive della circolare.
(Comunicato Stampa CCDU, 22/01/2009)